Oggi, 17 maggio, è la settima giornata internazionale contro
l’omofobia e la transfobia. La data si riferisce al giorno in cui
l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha ufficialmente depennato
l’omosessualità dalla lista delle patologie. Cosa che non è entrata in
testa a tutti.
Da allora in Europa e nel mondo molti passi avanti sono stati compiuti, e la meta è la stessa per ogni paese: estensione del matrimonio civile anche a coppie dello stesso sesso e adozioni.
Uguali diritti, lotta all’omofobia. Anche in quei paesi
all’avanguardia che già si erano dotati di unioni civili per equiparare
coppie gay e coppie etero ora la discussione verte sull’eliminare
quest’ultimo discrimine (vedi per esempio l’Inghilterra)
e passare al matrimonio. Per l`occasione Arcigay ha realizzato, grazie ai fondi del 5×1000, una
campagna di informazione e sensibilizzazione nazionale intitolata “Io
denuncio”, che si rivolge direttamente alla comunità lgbt (lesbica, gay,
bisessuale e trans) con 10mila manifesti e oltre 80mila flyer
distribuiti dai comitati locali dell`associazione su tutto il
territorio. La campagna, spiega Maura Chiulli, responsabile nazionale
cultura dell`associazione, “vuole promuovere il ricorso alla denuncia
quale strumento di contrasto all’omofobia. Denunciare è non essere né
complici né vittime. Denunciare è un grande atto di responsabilità ”.
L'obiettivo della giornata è quello di promuovere e coordinare eventi
internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il
fenomeno dell'omofobia e della transfobia.
AMORE E' AMORE ED OGNUNO E' LIBERO DI VIVERLO COME E CON CHI VUOLE.
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